Associazione

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Associazione Arrevuoto. Teatro e Pedagogia

Arrevuoto nasce come progetto teatrale-pedagogico a Napoli nel 2004, con il supporto del Teatro Mercadante – Teatro Stabile di Napoli. Successivamente diventa Associazione Culturale.

Arrevuoto mette in scena ogni anno le sue opere teatrali con centinaia di giovani al Teatro Mercadante, al Teatro San Ferdinando e all’Auditorium di Scampia.

Nel 2011 diventa associazione culturale con il nome di Arrevuoto. Teatro e Pedagogia.

Arrevuoto nasce esattamente a Scampia da una collaborazione tra più realtà: il Teatro Stabile di Napoli Mercadante, il Teatro delle Albe di Ravenna, il Napoli Teatro Festival, l’associazione Chi rom e…chi no di Scampia, e un gruppo di artisti, musicisti, attori.

Il metodo

Il metodo pedagogico dell’associazione Arrevuoto trova la sua sintesi nello slogan “Only Connect”. Per Only Connect si intende la possibilità di mettere insieme giovani, scuole, associazioni, tematiche, testi teatrali, processi pedagogici. Mettere insieme quartieri diversi, parti della città solitamente distanti, persone differenti per provenienza e contesto sociale ai fini di una contaminazione volta alla produzione di un’esperienza senza confini.
Arrevuoto ha coinvolto in questi anni migliaia di adolescenti, provenienti dalla città, dalle periferie e dalla provincia di Napoli.

L’Auditorium di Scampia e gli inizi

I laboratori settimanali di Arrevuoto sono realizzati all’interno delle scuole e all’Auditorium di Scampia, spazio pubblico aperto grazie al progetto e al grande impatto territoriale. L’Auditorium fu infatti uno dei tanti spazi incompleti e vuoti della Città di Napoli. Fu restituito al quartiere e agli abitanti grazie al primo spettacolo di Arrevuoto del 2006: “Pace!”, tratto da un’opera di Aristofane.

Per la prima volta a Napoli, famiglie italiane e rom, persone del centro della città e della periferia arrivano la sera a Scampia. Tutti insieme seduti per apprezzare i loro figli e le loro figlie sul palco. Ogni anno, dal 2006, più di 150 giovani, rom e napoletani, dai 10 a 25 anni sono coinvolti in un percorso teatrale e pedagogico. I laboratori si tengono per sei mesi. Sono supportati e seguiti da un lavoro di squadra professionale. La squadra è composta da artisti, registi, educatori, provando prendere le parole e gli strumenti per produrre cultura nella città partendo dalla periferia.

Il testo e gli obiettivi

Prima di tutto si sceglie un testo teatrale tra i classici (Aristofane, Artaud, Brecht, Cervantes, Synge, Molière, Viviani). Proprio i testi classici perché questi solitamente presentano spunti di riflessione critica sulla condizione presente. Successivamente il gruppo prende e “fa proprio” il testo, le parole, il discorso più profondo. Lo declina al presente usando il linguaggio della quotidianità, il dialetto, i dialoghi di strada, adattando la storia ai contesti reali. Arrevuoto ogni anno si pone l’obiettivo di riflettere su argomenti di attualità, di scuotere le menti e le anime, di attivare pensieri e parole. In questa necessità il teatro diventa azione.

Spettacoli

Nel 2015, Arrevuoto ha compiuto ben dieci anni. Per l’occasione ha messo in scena lo spettacolo “Frankenstein – O il bisogno d’amore”, tratto dal romanzo di Mary Shelley. Nel 2016, 2017 e 2018 Arrevuoto ha portato sul palco ben 200 persone con le opere teatrali. Tra queste: “Ispettore Generale” di Gogol, “Il suicida” di Erdman, “Knock” di Romains. Nel 2019 porterà sul palco “Tutti contro tutti” di Adamov. Le rappresentazioni di Arrevuoto si sono tenute in diversi teatri: al Teatro Mercadante, al Teatro San Ferdinando, al Teatro Argentina e al Teatro Valle di Roma, al Teatro Rasi di Ravenna. Nel 2006, Arrevuoto ha ricevuto uno dei più prestigiosi riconoscimenti in Italia nel campo del teatro: il Premio Ubu.

Nuovi percorsi

Da Arrevuoto nasce una compagnia teatrale professionista chiamata “Punta Corsara”. Nel 2018 Arrevuoto ha realizzato una produzione indipendente chiamata “Casting, per un film dal Woyzeck”, di Maurizio Braucci, regia di Annalisa D’Amato e Antonin Sthaly. Nel 2018 Arrevuoto ha portato il suo laboratorio teatrale, musicale e pedagogico nel Museo Madre. Si tratta di una produzione della Fondazione Donnaregina.

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